We don’t need no education

Non ci servono tutori, ma buoni maestri che ci spingano a osare, a sapere, a utilizzare…

Di fronte alla tecnologia, alla rivoluzione che ha portato nelle nostre vite negli ultimi anni e promette di continuare nei prossimi, è facile cedere al panico. Che si tratti di social network o di driverless cars, di big data o di intelligenza artificiale, di smartphones o di robot, il pensiero si comporta come la pallina sul piano inclinato: parte accelerando in maniera uniforme, prosegue indisturbato, in assenza di attrito, ino all’inevitabile epilogo – la catastrofe. Posta la premessa, si giunge fatalmente alle conclusioni, deducendone che l’unico modo per evitare lo sfacelo sia evitare la premessa medesima: non sviluppare, non diffondere, non utilizzare.[…]

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