Da manodopera a testadopera: il lato umano dell’intelligenza artificiale

In una delle scene di “Interstellar”, bellissimo film di Cristopher Nolan di qualche anno fa, il protagonista –in orbita verso nuove galassie – chiede a uno dei due robot dell’equipaggio spaziale, lo spiritosone TARS, quali siano le sue impostazioni di umorismo: nel siparietto che ne nasce, le irriverenti battute rivolte dalla macchina agli umani a bordo si fermano quando l’astronauta gli impone di abbassare il suo livello di spirito dal 100 al 70%. Senza svelare il finale del film, si può anticipare che il confronto viene riproposto nella parte finale, in un altro divertente scambio tra i due: la macchina, velocissima, intelligente e propositiva, e l’umano, che resta pur sempre il decisore di ultima istanza… (continua su IP4FVG)