Ma davvero in Gran Bretagna, durante le scorse vacanze natalizie, la visione su tablet ha cannibalizzato quella della TV, come recita il titolo di questa notizia? Ovviamente no. Ad essere state superate sono le richieste di accesso effettuate da PC a iPlayer, l'applicazione di broadband TV della BBC (28% del totale): e a superarle sono le richieste di accesso alla stessa applicazione effettuate da tablet (30% del totale), verosimilmente spinte – come nota lo stesso autore dell'articolo – dall'esordio di tanti nuovi utenti, destinatari di un tablet come regalo di Natale.
Le TV direttamente o indirettamente connesse registrano una percentuale di accessi ancora inferiore (19%): il che tuttavia non rappresenterebbe una novità, e andrebbe letto anche considerando che non sempre i possessori di Smart TV o di dispositivi connessi collegati al televisore ne sono anche utenti attivi. Per quanto riguarda i TV set, molti dei nuovi in commercio sono connettibili, ma generalmente vengono acquistati soprattutto perché si tratta di modelli avanzati, innovativi, all'ultimo grido: roba che fa piacere mostrare in salotto, insomma. Gli altri dispositivi sono anche – forse soprattutto – altro (games consolle, per le quali la connettività resta principalmente lo strumento per giocare in multiplayer online; lettori di DVD e Blu-ray players; decoder DTT e DTH, ai quali viene chiesto in prima battuta di trasmettere i canali televisivi).
Il fatto che la fruizione televisiva "tradizionale" durante le vacanze estive, sempre piuttosto alta, sia sensibilmente diminuita in Gran Bretagna tra il 2010 e il 2013 non basta a dimostrare l'esistenza di un effetto di "sostituzione": diversamente, l'andamento crescente delle richieste verso iPlayer nei giorni successivi a Natale e a Capodanno dovrebbe essere messo in relazione con la diminuzione dell'audience televisiva, ma non è questo il caso.
Cannibalismo immaginario, insomma: esattamente come nel tante volte evocato fenomeno del "cord-cutting" negli USA, che oggi la maggior parte degli osservatori tende a ridimensionare. Secondo The Diffusion Group, l'88% degli adulti statunitensi con accesso broadband si sono abbonati a un servizio pay-TV, un numero che è rimasto relativamente stabile nell'ultimo anno. Come ha affermato Michael Greeson, fondatore e direttore delle ricerche di TDG, "The notion that we’re on the edge of a ‘mass exodus’ from incumbent pay-TV services to online substitutes is not supported by the data".