Niente di meglio che un po’ di sport per rimettere in forma: non vale solo per le persone, ma anche per la TV, e soprattutto per la nuova TV. Secondo il Video Monetization Report di Freewheel, relativo al terzo quadrimestre dell’anno, lo sport resta il contenuto premium per eccellenza, anche nell’ambito dei servizi video over-the-top. E’ grazie all’introduzione di servizi come Fox Sports Go e NBC Sports Live Extra, e all’aumento di contenuti sportivi in diretta disponibili anche da Internet, se sono cresciute le visualizzazioni di video pubblicitari online. Il 21% di questi video è inserito in trasmissioni live: ma ben l’82% di queste trasmissioni sono sportive (mentre quelle informative sono l’11% e quelle di intrattenimento solo il 7%).
Si tratta di un’evidenza interessante per gli operatori che acquistano diritti sportivi, non più solo destinati al broadcasting tradizionale. Le dinamiche del mercato sono destinate a cambiare con la confluenza di Sky Italia, insieme a Sky Deutschland, sotto il comune ombrello della capogruppo britannica, ribattezzata Sky: una mossa che avrà impatti sulla negoziazione dei diritti relativi ai contenuti di intrattenimento, ma anche e soprattutto su quelli calcistici. Il match sui diritti della serie A TIM per il triennio 2015-2018 si è ormai concluso (con un pareggio, si potrebbe dire): nel prossimo, la società di Murdoch si confronterà con un avversario che ha a sua volta cambiato forma, dal momento che a partire da Dicembre Mediaset Premium diventerà una società a se stante, per effetto dell’ingresso di Telefonica nel suo azionariato. In più, sia Sky Italia che Mediaset Premium hanno ormai oltrepassato il confine tra online e offline, offrendo accanto agli abbonamenti tradizionali anche servizi video over the top, sia VOD che SVOD. Come cambieranno allora le dinamiche di trattativa? Per saperlo, non resta che attendere il fischio d’inizio.