Educare significa condurre: mostrare la via accompagnando e guidando. E mai come nel caso della vita digitale una buona educazione è fondamentale per orientarsi: vale per tutti i navigatori, ma soprattutto per i bambini e i ragazzi. Di fatto, il curriculum anagrafico dei cosiddetti nativi digitali, totalmente interno all’epoca dell’iperconnessione, non è affatto sinonimo di consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti della Rete, né tanto meno di capacità di fronteggiare rischi e addirittura minacce che Internet porta con sé – come tutti i mezzi di comunicazione, in quanto appunto mezzi: passibili di declinazione positiva o negativa.
Per queste ragioni, sono più che benvenute iniziative di formazione che conducano per mano, passo dopo passo, dentro un mondo solo apparentemente noto e già esplorato: come il corso organizzato da Rachele Zinzocchi, filosofa del Web, esperta di social media sin dai promordi, e riconosciuta influencer in network come Linkedin e Twitter. Il corso di Digital Education che Rachele terrà il 17 dicembre a Milano, presso il TIM Space, nasce sotto il segno dell’utilità – anzi, della YoUtility, l’utile-per-te, la missione che Rachele ha assunto come distintiva per la propria attività di formatrice. Lo scopo è infatti quello di conoscere e imparare a muoversi nei meandri della Rete, riconducendola alla sua natura originaria di strumento al servizio dell’utente – e non il viceversa.
Dall’argine alla violenza sul Web al comportamento da tenere nei confronti dei disturbatori di professione – i troll, passando per l’attenzione alla riservatezza e alla pratica dei videogiochi, si arriva alle istruzioni per un digitale utile, e quindi sano, etico e proficuo. Chiunque punti a una vita non solo connessa serena e appagante, per sé e per i propri figli, potrà riconoscersi in questo percorso: personalmente, da estimatrice di Rachele di lunga data – oltre che migrante digitale, e ancor di più da mamma – non posso che consigliarlo.