Di solito in questo spazio, dedicato alla passione per la televisione, non parlo del mio mestiere "ufficiale". Ma per questa volta farò un'eccezione, e non solo perché quello che ho da dire ha profondamente a che fare con l'argomento del blog, vale a dire l'innovazione TV; non solo perché la notizia ha rilevanza giornalistica; ma anche perché è, in parte, frutto del mio lavoro. Insomma, un vero e proprio conflitto di interessi, anzi, tre. Un conflitto di interessi al Cubo.
Si tratta proprio del nuovo Cubovision di Telecom Italia, tornato oggi ufficialmente tra noi . Cosa sia Cubovision, probabilmente qualcuno lo sa già; agli altri potrei suggerire di farsi un giretto sul sito www.cubovision.it per averne un'idea. Chi non si accontenta delle immagini virtuali, ora può portarsene a casa uno, collegarlo al televisore, e accomodarsi in poltrona: è il modo migliore per rendersi conto del perché non basta chiamarlo "decoder", o "media center", o "web TV".
Gli addetti ai lavori potrebbero obiettare che in realtà una definizione adatta esiste: è un "device Over-The-Top", vale a dire un dispositivo connesso, in grado di portare sul televisore di casa contenuti audiovisivi digitali, attraverso la Rete. Eppure, questa definizione potrebbe far pensare (come è già accaduto) che Cubovision sia parente di Apple TV, o di Google TV, o di uno qualsiasi degli altri dispositivi connessi, sorti come funghi nell'ultimo anno.
E invece, Cubovision fa da decoder DTT (con tanto di smart card) per vedere tutti i canali TV gratuiti e a pagamento, ma come ti giri ti fa sfilare davanti una lista delle migliori web TV. Vanta una videoteca ricca di film, ma a chi si annoia riserva anche serie TV, concerti, cartoni animati, documentari e chi più ne ha più ne metta. Registra i programmi televisivi, ma ospita volentieri foto, video e altri contenuti multimediali personali. Usa l'ADSL, ma non pretende che sia ultralarga per farci viaggiare l'alta definizione o addirittura il 3D. Ha un cuore tecnologico Intel, ma assomiglia (ancora) a una radio Brionvega. E come se non bastasse, non è solo: ma si porta dietro tutta una famiglia di prodotti e servizi nati dalla stessa idea, quella di sposare broadcast e broadband, su tutte le piattaforme possibili.
Cubovision è innovativo, ma non se la tira. E' pieno di tecnologia, ma fa simpatia; ha dentro un mondo, ma ognuno ci ritrova il suo. E in questo senso è profondamente televisivo: se è vero che uno degli elementi che hanno determinato il successo della televisione, nella sua storia ormai quasi centenaria, è stata la vicinanza, la prossimità alle persone, la capacità di farle sentire "a casa". In quest'epoca di nuove TV, è difficile trovarne una che, essendo così nuova, sia anche capace di restare vicina. E' così che secondo me dovrebbe essere fatta la televisione: e mi piace poter dire che stavolta, a farla così, sono stata anche io.