I talenti ci sono: basta non sotterrarli. Partendo da questo assunto quasi evangelico, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant'Anna e l'IMT di Lucca hanno presentato ieri a Firenze il consorzio UJ – Career and placement services. L'idea è semplice, almeno in apparenza: una banca dati unificata con i curricula degli studenti provenienti dalle tre realtà d'eccellenza, con il doppio intento di favorirne il lavoro e le carriere, e di mettere a disposizione di un sistema paese già provato dalla crisi energie fresche e competenze di livello.
Ad oggi, la banca dati può contare su più di 4000 profili di ex studenti, pronti ad essere candidati per le posizioni richieste dalle aziende. Partito grazie a un finanziamento di Italia Lavoro, infatti, il consorzio prevede in seguito di autofinanziarsi proprio con il contributo delle aziende, il cui accesso al database sarà a pagamento. In questo modo trasparente, si sosterranno le opportunità di giovani su cui lo Stato ha già investito, nel tentativo di evitare che un simile investimento, come accaduto in passato, vada disperso nelle tante migrazioni obbligate che hanno impoverito il patrimonio umano del nostro paese. Un patrimonio che non ci si può più permettere di sotterrare, ma che va riportato alla luce per superare fasi difficili come quella odierna.