C'era una volta… Una TV, diranno subito i miei piccoli lettori. E invece no: c'era un sistema operativo, al quale sarebbe tanto piaciuto diventare una TV. Appena ottenuto un certo successo, tuttavia, pensò che invece di affidarsi a un capace falegname, a una fata turchina e a una buona interfaccia con un'offerta attrattiva di contenuti video , avrebbe potuto farcela da solo, e magari addirittura convincere la stessa TV a somigliare di più a un sistema operativo. Purtroppo, le cose non andavano come aveva sperato: gli stessi utenti che erano entusiasti di utilizzarlo su smartphone e tablet non lo apprezzavano allo stesso modo attraverso lo schermo televisivo; volevano proprio quei contenuti che a lui mancavano, e volevano guardarli proprio come guardavano la vecchia TV.
Qualche anno e molte delusioni dopo, il sistema operativo rinunciò al suo originario proposito e decise di tornare a più miti consigli, rassegnandosi al fatto che le persone preferissero stare sdraiati su un divano a godersi qualche momento di tranquillità davanti a un film invece di interagire giochicchiando con un telefonino invece che con il telecomando. Nel frattempo, poco distante, anche una piattaforma di e-commerce, parente alla lontana del sistema operativo, si trasformava in un dispositivo TV connesso, dichiarando di voler arricchire e rendere più fluida l'esperienza televisiva. Anche la piattaforma aveva compreso che la TV non andava cambiata, magari per farla somigliare a un computer o a un grande smartphone , e che bisognava anzitutto rispettare il modello di consumo e le esigenze di chi la guarda.
La storia finisce qui: può darsi che un bel giorno il sistema operativo e la piattaforma di ecommerce si sveglino, e guardandosi allo specchio scoprano di essere diventate quello che sognavano. Una cosa è certa: ci riusciranno solo se abbandoneranno l'idea di sostituire la TV, di riformarla, di convertirla. Allora riguarderanno loro vecchie sagome, dalle interfacce contorte, tutte piene di fili, di app, di touchscreen e di webcam , e le troveranno buffe, domandandosi come possano mai aver pensato che potessero competere con la linearità del piccolo schermo.