Altro che metaverso: la guerra (digitale) è reale

Tra i resoconti dell’invasione russa in Ucraina, da qualche giorno rimbalzano notizie come lo stop alla distribuzione e alla vendita di dispositivi tech (in primis gli smartphone, ma anche i loro componenti come i chip) e di sistemi operativi e software, il blocco di servizi come la connessione a Internet, l’accesso ai social media e più in generale ai canali di informazione online, l’interruzione alla pianificazione di web marketing, e l’utilizzo di pagamenti elettronici. In qualche caso si tratta di aggiornamenti relativi alle iniziative prese contro la Russia, in altri casi se ne fa cenno a proposito delle misure decise dallo stesso Cremlino in risposta; ma in entrambi i casi si tratta di un’ulteriore prova – se ce ne fosse bisogno – che nell’era della Rete globale, guerra significhi anche guerra digitale, non solo in termini di attacchi informatici (ed è certamente significativo che su entrambi i fronti sin dal primo giorno della guerra siano stati schierati grandi network di hacker come Anonymous e Conti), ma più in generale, come embargo fisico e virtuale… [continua su Startmag.it]