Quanto vale una buona idea per un nuovo format televisivo? Secondo John De Mol, fondatore della Endemol, almeno cinquantamila dollari: è la cifra che il produttore è disposto a pagare a chiunque gli presenti una proposta innovativa per un programma TV, da realizzare e distribuire a cura del suo Talpa Media Group e della stessa Endemol.
L’aspetto più interessante non consiste però nella somma riservata ai "cacciatori di taglie", ma nel fatto che la caccia si è aperta su Internet: De Mol ha lanciato il suo appello attraverso un sito web, www.talpacreative.com, indicendo un concorso tra i creativi digitali che prevede come premio l’acquisizione dei diritti dell’idea migliore al prezzo commerciale. E perché proprio sul web? Perché Internet è la sede naturale della libera creatività, si potrebbe rispondere; ma a leggere il comunicato di Talpa Media Group si scopre un’altra, e più interessante, interpretazione. Il sito, si dice, si basa sulla filosofia di base che ha sempre ispirato l’attività di De Mol: una grande idea può venire da chiunque. A parte il riconoscimento – ormai quasi scontato – dell’innovatività della Rete, queste parole significano un secondo riconoscimento: quello della sua universalità.
In altre parole, chi cerca per il suo messaggio un auditorio non solo il più vasto, ma anche il più rappresentativo possibile, non può che rivolgersi a Internet. Caratteristica particolarmente preziosa agli occhi di chi fa la televisione, che prima che essere mezzo, e di comunicazione, è di massa. E appelli come quello di De Mol confermano, una volta di più, che non si tratta di una massa sorda, indifferenziata e tendenzialmente passiva, magari contrapposta a quella creativa e attiva del Web. Anzi, se questa seconda può parlare alla prima è proprio perché entrambe sono percorse dalla stessa universalità. "The collective creativity of viewers is really an untapped resource when it comes to generating innovative television ideas", ha dichiarato Stéfanie Gélinas, managing director di Talpa Content USA. Insomma, è perché parla a "chiunque", che la televisione può sollecitare da "chiunque" suggerimenti per i suoi nuovi programmi: con la certezza di ottenerli, e di ottenerne di qualità, tanto da essere disposta a pagarli.