Off topic

Copertina Lo so, non c'entra niente con la TV e con i media: ma con l'innovazione sì, specialmente se innovare vuol dire proporre nuove idee dove da troppo tempo impera un pensiero unico. Proprio come accade nel territorio delle politiche di conciliazione – vale a dire, delle soluzioni al problema, soprattutto femminile, di far stare insieme famiglia e lavoro.

Essendoci entrata a pié pari, e avendo da subito traballato, ho pensato di mettermi all'opera: ho fatto qualche ricerca, ho sentito qualche opinione, mi sono fatta venire qualche idea. Ecco perché l'opuscolo, appena pubblicato da Rubbettino: che a dispetto del titolo non se la prende (solo) con gli asili nido, ma con l'opinione diffusa che si tratti dell'unica soluzione possibile per permettere alle donne di fare figli e tornare da subito lavorare.

E se invece le donne non volessero tornare? E se stare otto ore chiusi in ufficio non fosse l'unico modo per lavorare? E se guardassimo a quello che accade in Europa? E se le nuove tecnologie, gli strumenti di flessibilità, un welfare più attento alla prima età e meno alla terza ci dessero una mano?

E se insomma esistessero alternative che non solo permettano a mamme e bimbi di essere più felici, ma facciano sì che il nostro fantozziano paese diventi più ecologico, più avanzato, più innovativo? Io me lo sono chiesta, e ho voluto farlo sapere: perché a volte porre la domanda giusta è più importante persino che dare la giusta risposta. 

  • dave |

    L’argomento e’ sicuramente interessante, cio’ che non comprendo (senza ancora aver letto il libro) e’ il titolo: cosa significa “contro gli asili nido”?
    Il problema, semmai, e’ che ce ne sono troppo pochi, il che costringe molte donne ad abbandonare il lavoro per fare le mamme a tempo pieno, dato che altrimenti non saprebbero dove lasciare i bimbi.
    Immagino (sono solo supposizioni, dato che non ho ancora letto il volume) che lei suggerisca strade alternative agli asili nido, giusto?
    Beh, se cosi’ stanno le cose forse pero’ le alternative non sarebbero agli asili nido, ma bensi’ al nulla piu’ totale a cui sono costrette le neomamme italiane.
    Insomma, forse le sue proposte piu’ che a “fare concorrenza” agli asili nido potrebbero riempire l’enorme vuoto dello spaghetti-welfare per le mamme?

  • Paola Liberace |

    Grazie! Passerò senz’altro: è molto importante per me riuscire ad allargare il dibattito per raccogliere le impressioni e le esperienze su un problema che riguarda tutte noi.
    Paola

  • Wonderland |

    Ciao Paola,
    l’argomento è interessantissimo e mi riguarda da vicino, ho una bimba di un anno e devo trovare una soluzione per tornare al lavoro…
    Ti invito a visitare il mio blog. A presto.

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